La leucemia acuta mieloide (LAM) rappresenta una sfida terapeutica particolarmente complessa nei pazienti fragili, spesso esclusi dai trattamenti intensivi a causa di età avanzata e comorbidità. Negli ultimi anni, l’emergere di terapie orali meno aggressive, come la combinazione decitabina/cedazuridina, ha aperto nuove prospettive cliniche, migliorando l’aderenza e la qualità di vita senza compromettere l’efficacia. Questo incontro multidisciplinare si propone di approfondire aspetti prognostici cruciali – come la mutazione p53 e il cariotipo monosomiale – e di condividere esperienze real-world, per definire strategie condivise e personalizzate nel trattamento della LAM nel paziente fragile.